Prove per un nuovo blog su Scientology

Salve lettori.

Probabilmente saremo in quattro gatti, ma da qualche punto bisogna pur cominciare.

Non perché non ci siano delle cose interessanti da dire. Se è per questo potremmo parlare per molto, molto tempo…

Ma per una scarsa abilità nell’informatica, tutto qui.

E di questo me ne assumo tutte le responsabilità.

Perciò proviamo a colmare questa lacuna, e a creare un blog in cui chiunque possa comunicare liberamente.

A sole 2 condizioni: 1- nessuna offesa o attacco personale. 2- i malintenzionati verranno allontanati.

Cosa significa ciò?

Significa semplicemente che chiunque ha il diritto di dire quello che pensa.

Si ha persino il diritto di dire quello che si pensa su un’altra persona, a patto che la si dica senza insultare o offendere. Se per esempio qualcuno pensa che Gigi sia un impostore che fa il doppio gioco, beh, temo che questi abbia il diritto di esprimerlo se lo desidera. E qui entriamo direttamente al punto 2. Ossia i malintenzionati. Non c’è niente di male con il non essere d’accordo su qualcosa. Ma c’è una bella differenza con chi ha interessi personali nell’attaccare qualcosa, ed è quindi in malafede.

Per cui, non mi aspetto che chiunque in questo blog sia d’accordo con le parole di Bill Robertson. Ma mi aspetto che i commentatori siano in buona fede. Ossia che siano onesti. E che se veramente nel loro intimo sono in disaccordo, lo esprimano liberamente, e se ne parli. Ma se qualche malintenzionato pensa di avere carta bianca qui, si sbaglia di grosso. Ho un certo fiuto per queste cose, e non dureranno a lungo qui.

Per cui, riassumendo, via libera alla comunicazione. Di qualsiasi tipo. Nessun freno, censura o altro.

Ma solo due grosse condizioni: no offese personali, e no impostori travestiti da commentatori.

Che ne dite?

Iniziamo?

49 commenti

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49 risposte a “Prove per un nuovo blog su Scientology

  1. Pier Paolo

    Non c’è bisogno di molte parole: a me piace far “parlare” i fatti. E questi sono fatti http://www.lettera43.it/esclusive/pier-paolo-caselli-io-rovinato-da-scientology_43675165369.htm

    Al di la di questo comunque auguri per il tuo blog. Se non altro un nuovo punto di vista a riguardo da cui magari ampliare la propria prospettiva, anche se da quello che ho postato capirai chiaramente qual è il mio pensiero (ritengo assolutamente motivato) su questa questione.

    Un saluto.

    Pier Paolo Caselli

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  2. Va benissimo Paolo.
    Qui c’è libertà assoluta di parola.

    Alle sole 2 condizioni di cui sopra, ossia nessuna offesa personale, e nessun impostore in malefede, cioè chiunque non sia sincero nelle proprie opinioni, come ad esempio essere pagato per postare commenti negativi un po’ ovunque si cerchi di portare un po’ di chiarezza, ordine, o verità in questo mondo psicopatico.

    Per cui, se intendi rispettare le 2 suddette condizioni, benvenuto Pierpaolo!

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  3. Pier Paolo

    Grazie David.

    Io più che altro mi limiterò a lurkare, non penso proprio che scriverò più di tanto su questo spazio, ho voluto semplicemente augurarti buon lavoro ed inserire il link alla mia intervista perché su altri blog “indipendenti” è stato censurato (la vecchia solita scuola) e questo è un aspetto che mi fa veramente sorridere perché i promotori di quei blog millantano la loro discontinuità e diversità rispetto al passato modus operandi della $cientology corporativa.

    E mi pare di ricordare che anche tu ne sei stato in un certo senso vittima: ricordo male?

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  4. Solo per augurarti un buon proseguimento.

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  5. Grazie Simonetta.

    Pier Paolo, a cosa ti riferisci quando dici che in un certo senso ne sono stato vittima?
    Sai, tendo ad avere una cattiva memoria per quanto riguarda i torti subiti.
    Ricordo molto meglio le volte in cui io non mi sono comportato per il meglio.

    Rinfrescami la memoria.

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  6. Marco

    Ciao David Effe, alla fine hai deciso… beh, io lo avevo immaginato che prima o poi tu ti saresti lanciato… sei stato bravo.
    A me fa piacere la messa in opera di un nuovo blog… “comunicare di più è la risposta”… anche se spesso tra persone che non parlano la stessa lingua, comunicare via scrittura può creare cariche e reazioni (mi riferisco alla problematica di chi è contro Scn).

    CICLI DI COMUNICAZIONE NELL’AUDITING
    Una Conferenza del 6 Agosto 1963

    “Il carattere di questo pianeta e la popolazione che c’è qui rende praticamente impossibile fare una qualsiasi cosa con questo pianeta.
    Non vi sto parlando da un punto di vista di un fallimento.
    Lo stress, ed il pensiero e la prevenzione e la cura e questo e quello, che devi usare in questo pianeta per far sì che una qualsiasi cosa venga fatta e funzioni è assolutamente fantastico.

    Ora, voi vi chiederete perchè le cose stiano così?
    Quelli di voi che hanno sulla traccia un’ esperienza del tipo: “va bene semplicemente raduna qualche tizio e mettiti a fare qualcosa”.
    Bene, quella è stata un’ esperienza comune e voi tendete ancora ad operare in quella zona e sfera di influenza.
    In altre parole, voi dite: “Bene, è stato facilissimo. Abbiamo fatto un cenno a Joe, a Bill e a Pete, e noi quattro insieme ce ne andremo laggiù a mettere apposto quei cartelloni e risolveremo la cosa,” vedete? Tutto è a posto, vedete?

    Ma questo accadeva ieri ed in un altro pianeta. E voi usate quella sensazione di base in questo pianeta Terra e subito vi trovate nei casini. “

    “Bene quindi, ecco qui una popolazione di pochissimi lavoratori, tantissimi manager, artisti, geni, criminali e pervertiti. E cosa pensi di poter fare con un gruppo del genere?

    E sono queste le persone a cui parli quando dici a loro: “Fai la somma della colonna sinistra del registro!”.
    Certamente l’artista ti dirà che può fare una somma molto più graziosa.
    Ed il tizio che in realtà è stato un abilissimo manager, ti dirà di essere in grado di sviluppare un sistema migliore – ed è vero, probabilmente sarebbe in grado di farlo.
    Ma se il tizio è un criminale, se ne starà lì seduto a cercare di scoprire come fare a far la somma in modo da fregarti.

    È questa la tua zona operativa e questa è la risposta che avrai al tuo 8C ed ai tuoi tentativi di far funzionare un’organizzazione.”

    Dunque… a questo nuovo blog non resta che dire “In bocca al lupo!”

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  7. Pier Paolo

    Lascia perdere David, non voglio certo inaugurare il tuo blog con delle polemiche: se non ricordi questi presunti “torti” vuol dire che o non li hai considerati tali oppure che erano talmente irrilevanti da non prestarci alcuna attenzione, per cui fa finta che non abbia detto nulla. 😉

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  8. Grazie mille Marco.

    Se questo blog è in piedi è merito tuo per un buon 50%.
    Ora tu dirai di no, ne sono certo, ma io so che è così.

    Senza il tuo consiglio, la tua approvazione e amicizia, non credo che avrei mai preso questa iniziativa.

    Ora non resta che vedere come proseguirà, se proseguirà, se arriveranno problemi, o me ne verranno creati, e così via.

    Per ora commentiamo, se vi va, questo semplice concetto: la libertà di parlare liberamente su un blog, e fino a che punto concederla, moderarla, censurarla.
    Cosa ne pensate?

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  9. Marco

    In effetti David, mi ricordo benissimo che al riguardo di dare vita ad un nuovo blog ne abbiamo parlato, io ti avevo “solo” consigliato di farlo… giusto per portare avanti anche la tua linea editoriale… che secondo me è molto interessante (ed il tuo sito “Settore 9” ne è l’evidenza).
    Se poi il mio consiglio ed apprezzamento sono stati importanti per farti fare questa fatica… beh, mi fa piacere, perchè “comunicare di più è la soluzione”.
    Tu sei una persona molto in gamba ed è corretto che tu possa esprimerti liberamente in un blog gestito come meglio credi.
    Però il consiglio che ti ha dato Diogene (nella Reception) è corretto… comunicare senza nessun tipo di controllo… beh, può portare ciarlattani e criminali a credere che possono dire/interferire come meglio credono.

    Una vera onestà civiltà, sta nel giusto equilibrio tra libertà e barriere.

    Nuova ottica sulla vita
    “La vita è un gioco”.

    “Un gioco consiste di libertà, barriere e scopi.
    La libertà esiste fra barriere.

    Una totale assenza di barriere, come pure una totale presenza di libertà,
    sono “condizioni di assenza di gioco”. Ciascuna è similmente crudele.

    Quando il rapporto fra libertà e barriere diventa troppo sbilanciato,
    ne risulta infelicità.”

    “Le barriere sono composte di idee, spazi, energie, masse, tempo che impediscono, o limitano.

    Fissato su troppe barriere, l’Uomo si strugge dal desiderio di essere libero.
    Ma lanciato nell’assoluta libertà, è privo di scopo e dunque infelice.

    C’è libertà fra le barriere.

    Se le barriere sono conosciute e le libertà sono conosciute, ci può essere vita, esistenza, felicità, un gioco.”

    LRH

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  10. Pier Paolo

    Una sana moderazione è indispensabile, a mio modo di vedere: encomiabile il tuo intento ma sarà molto difficile applicarlo, e forse non ci sarà bisogno di arrivare alle offese od al presumere di trovarti di fronte a “malintenzionati” (difficile se non impossibile giudicare i parametri relativi a quanto bene o male intenzionato uno sia) per decidere di censurare o bannare chi non consideri essere idoneo a scrivere su questo blog.

    Io sono convinto che senza arrivare a quegli “estremi” da te puntualizzati, si arriverà ad un punto in cui ci sarà una inevitabile rottura con ad esempio uno come me che manifesta, anche se educatamente, un pensiero contrario: è sempre successo così, le intenzioni iniziali erano sempre nobili e condivisibili (agli esordi si è sempre molto idealistici) ma poi all’atto pratico l’esperienza concreta ha dimostrato che si arriva allo scontro e di conseguenza alla inevitabile “disconnessione” da parte di chi ha le chiavi di casa.

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  11. Come non darti ragione Paolo.

    È vero.
    In ogni impresa si comincia sempre con i più buoni propositi.
    Poi però… questo mondo pazzerello ci confonde, e ci fa opporre l’un l’altro, anche se i nemici non siamo noi cittadini, ma i sovrani supremi che ci governano.

    Per cui, armiamoci di tanta pazienza e umanità, e andiamo avanti, nonostante tutto!

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  12. Pier Paolo

    A proposito di censura ti riporto un ESEMPIO concreto capitatomi di recente.

    Tempo fa ho scritto questo intervento (che APPUNTO non è stato pubblicato sul blog dei Minelli) in risposta al seguente commento di Marco.

    Marco

    24 marzo 2015 alle 23:57

    “Io penso che la schiavizzazione sia sempre stata “un’ambizione” di alcuni Esseri…
    Usare un mezzo piuttosto che un’altro è solo una questione di opportunità… l’opportunità che il progresso e la tecnologia di ogni era, mette a disposizione degli impulsi malvagi di questi schiavizzatori (che certamente si ripresentano di generazione in generazione).

    In realtà però, credo che la base (o il base/base) per schiavizzare sia nella situazione in qui si trova l’home sapiens in questo pianeta: il nascere e ritrovarsi, ogni volta, ignorante totale.

    Tanto ignorante e/o confuso e/o amnesi-mato, fino al punto di credere a qualsiasi “verità” gli venga propinata li per li (un pò come l’anatroccolo che crede sia sua madre il primo Essere che vede quando apre gli occhi uscendo dal guscio).

    Il suo punto debole credo sia questo: nascere e trovarsi completamente ignorante ed incapace, cioè in completa “balia degli eventi”.

    IMPLANT FRA LE VITE
    Una conferenza data il 23 luglio 1963

    “E se riuscite a trovare un reparto di maternità in un ospedale o simile, “siete apposto”. E alla fine riuscite a prendere un bambino… ma siete proprio tutti soli, cavolo: in uno stato di amnesia totale!”

    “Questa è tutta la dannata, disgustosa, maledettissima faccenda. Questa è una cosa interessante… Di tutti i cattivi, meschini e malvagi implant che siano mai stati inventati, questo è il peggiore: è’ il più completo sistema di annientamento della memoria ed il più grande ammasso di bugie con cui chiunque abbia mai avuto a che fare.”

    Intervento a cui io avevo risposto così:

    Pier Paolo
    Il tuo commento deve ancora venire moderato.

    25 marzo 2015 alle 23:38

    “Ciao Marco, ma tu non pensi che l’essere umano sarebbe invece più in “balia degli eventi” se avesse accesso a tutta la sua completa e totale memoria? In altre parole l’amnesia non è forse una perfetta forma di salvaguardia per la nostra stessa sanità mentale?

    Prova ad immaginare se non avessimo questa occlusione: come faremmo a differenziare tutto ciò che transita nella nostra mente? Non si potrebbe farlo senza andare in tilt – ti immagini se potessimo avere un accesso casuale a tutti i dati della traccia intera che caos ciò comporterebbe al nostro equlibrio psicologico?

    L’amnesia è in realtà una forma di salvaguardia, che noi stessi abbiamo creato, per non perderci in una forma di follia generalizzata: d’altronde non è lo stesso Hubbard che afferma che l’SP si trova in quella condizione perché stà drammatizzando un episodio (attualmente inesistente) che in realtà si trova nella sua lontana traccia (in altre vite)? Ed in questo caso parliamo SOLO DI UN SINGOLO EPISODIO!

    In poche parole nella sua mente gli si ripropone un episodio (un ricordo) di un qualcosa che NON ha a che fare con la sua attuale vita, ma che lui (proprio perché presente come ricordo nella sua mente) invece considera vero ed esistente in questa esistenza (ecco perché lo combatte, lo combatte proprio perché in questo modo “incontrollato” non è in grado di differenziarlo dandogli il corretto valore). Per lui quel ricordo rappresenta un continuum temporale, in quanto il filtro “smemorizzatore” non esiste più. Ieri, una settimana o 2.000 anni fa, la sua memoria ricorda tutto: ed il tizio con la barba ed il pizzetto gli sembra lo stesso di quando lui è stato “fatto fuori” proprio da un tipo con la barba ed il pizzetto.

    Un bel casino.

    Dunque se l’amnesia nel caso dell’SP fosse perfettamente in funzione, lui non sarebbe in quella condizione mentalmente “malata”: l’amnesia quindi salvaguarderebbe la sua capacità di collocare gli eventi nella giusta prospettiva. E lo stesso “problema” potrebbe accadere a chiunque di noi, se non ci fosse la tutela garantita dall’amnesia. Prova a pensarci: è perfettamente logico. Se non fosse così lo stesso ragionamento di Hubbard riguardo gli SP andrebbe in contraddizione.

    L’amnesia in conclusione ci salva dall’IMPAZZIMENTO e ci fa vivere una vita “alla volta”. Che poi sia un meccanismo “perfetto” (e non dunque un implant meschino, negativo, etc.) lo testimonia il fatto che quando vogliamo siamo in grado di ritornare a “vedere” il nostro passato in maniera selettiva (cioè quando e come vogliamo noi) senza esserne sopraffatti. Accendiamo il tasto ON quando vogliamo vedere e OFF quando viviamo le nostre esperienze di questa vita, senza DOVER subire gli effetti delle altre.

    E da questo passato così ben organizzato esaminiamo quello che ci serve per il nostro fine evolutivo tralasciando tutto il resto, e quel “resto” rimane dove è senza INFLUENZARCI quando non necessario.

    Un meccanismo creato per evolverci in consapevolezza con perfetta precisione.”

    Sul blog dei Minelli ho scritto spesso in passato, diversi miei interventi erano stati bannati perché alcune volte avevo espresso il mio parere con forse eccessivo sarcasmo (ed in questi casi posso capire la censura), ma nel caso riportato qui sopra non vi è alcunché di caustico od “invalidante”, ho semplicemente messo in rilievo una GRANDE contraddizione dell’Hubbard pensiero.

    E questo mio intervento come puoi vedere non è mai passato. Forse il fatto che abbia constatato questa contraddizione e l’abbia segnalata ha fatto scattare la censura preventiva: meglio non far mettere l’attenzione su questi evidenti errori logici della dottrina hubbardiana.

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  13. Allora Paolo,
    è una bella teoria quella che esponi.

    Però all’atto pratico non funziona proprio come dici tu.

    Esistono varie teorie ad esempio sulla nascita dell’universo. Tutte molto credibili. La verità, però, non può che essere una. Perciò tutte quelle belle teorie, anche se in apparenza credibili, pratiche, e funzionali sono sbagliate. Tutte eccetto una.

    Allo stesso modo la teoria che tu esponi è abbastanza credibile.
    Però, mi dispiace contraddirti, nella realtà non funziona.

    Come faccio a dirlo?
    Lo dice l’esperienza nell’auditing di decenni: invariabilmente ogni individuo migliora man mano che recupera i ricordi della traccia intera.
    Viceversa, il non conoscere rende quegli stessi ricordi reattivi e dannosi per l’individuo.

    Stiamo proprio parlando dei fondamenti di SCN stessa, come li troviamo su Dianetics, il primo libro. Dimenticare qualcosa la spedisce direttamente nel bank reattivo. E questo è l’unico modo perchè abbia potere su qualcuno.

    Se ci pensi bene l’ipnosi funziona così. Il controllo mentale funziona così.
    La vittima semplicemente “non sa” cosa gli è stato detto di fare. Le è stato dato un ordine nascosto nella sua mente. Magari occultato ulteriormente da droghe e ipnosi e dolore fisico. Da quel momento in poi sarà effetto di questo episodio, e lo eseguirà senza saperlo.
    Nell’esatto momento in cui scopre l’esistenza di questo episodio nascosto (che tu chiami ricordo, ma che in realtà non lo è), l’influenza nascosta svanisce.

    So che magari ci può non far piacere, ma la mente funziona così.
    Non perchè lo dice Hubbard, ma perchè è fatta così.
    Hubbard ce l’ha semplicemente spiegata.
    Ma questo non significa che nessuno prima di lui la conoscesse.
    Anzi…

    Le civiltà e gli esseri che da lunghissimo tempo usano il controllo mentale, conoscono la mente e i suoi meccanismi molto, molto bene. Almeno tanto quanto noi in SCN.
    E questa attività va ancora avanti oggi, in segreto, qui sulla Terra.

    Per cui noi in SCN non siamo gli unici a sapere come funziona la mente, anche se, se vogliamo credere a LRH, in SCN siamo gli unici che sanno come attuare il processo inverso. Ossia come annullare lo schiavismo mentale imposto da altri, e liberare la persona.

    Infine porti l’esempio dell’SP e di quel singolo “ricordo” che è in grado di farlo impazzire.
    Ecco, come detto prima, non si tratta di un “ricordo”.
    Si tratta di un engram. Ed un engram non è un ricordo.
    E’ semplicemente una registrazione inconsapevole e nascosta di un momento che non si è sperimentato completamente in quanto si era incoscienti, o non del tutto consapevoli.
    Perciò, se in quel momento non si era consapevoli, non si ricorda per nulla cosa è successo.
    Una volta affrontato l’episodio che non si è stati in grado di affrontare, e superato e annullato tutto il dolore fisico ed emozionale incistato in esso, allora quell’episodio può essere chiamato “ricordo”.

    E come già detto, non esiste un limite alla capacità di immagazzinamento della mente. Anche se funziona in modo abbastanza simile ai computer, essa non ha un limite di capacità di archiviazione.
    Inoltre, l’unica cosa che può far collassare la mente (o traccia del tempo se preferisci, il che è la stessa identica cosa), che può attorcigliarla e farci crollare addosso una moltitudine di episodi nello stesso momento, sono appunto gli engram, e la carica dannosa in essa contenuta (carica= dolore, confusione, incoscienza, emozioni negative, ecc…).
    Una volta ripuliti engram e carica, la traccia del tempo si riallinea e torna in ordine, e l’individuo può pensare, rievocare e ricordare agevolmente senza alcuna conseguenza negativa.

    Puoi non essere d’accordo con tutto ciò, però io non potevo nemmeno non esporti come stanno le cose sulla base di innumerevoli testimonianze e verifiche.

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  14. Pier Paolo

    Va bene David, tu sembri essere un esperto che sa esattamente come funziona il complesso meccanismo della mente umana (qui fuori ancora nessuno ci è riuscito) e dunque non voglio entrare in discussioni su cui io mi riconosco dei limiti (non è mia abitudine parlare per assoluti quando non ho lontanamente la competenza per poterlo fare): ho solamente usato la logica per esporre la mia critica, e mi pare che la logica negli insegnamenti di Hubbard faccia un po’ difetto, ma è solamente una mia idea, dunque prendila come tale.

    Ho letto sull’altro sito che hai tradotto, “settore9”, un testo che riguarda gli esercizi sulla telepatia. Tu li hai mai fatti? Hai ottenuto qualche risultato interessante?

    Conosci qualcuno che sia in grado di usare la telepatia in modo così accurato come il Cap. Robertson millanta si possa fare seguendo le sue istruzioni?

    Mi piacerebbe assistere a tali prove per verificare con i miei occhi se tutto ciò ha un fondamento concreto. Sarebbe veramente rivoluzionario, non pensi?

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  15. Marco

    10 agosto 1963

    “La strada a OT è lunga e difficile. Io lo so.

    La strada a OT è una strada in cui si torna gradualmente alla conoscenza, a un graduale distacco dall’amnesia, a liberarsi gradualmente dall’irrealtà.

    L’irrealtà è il risultato d’invalidazione tramite forza.

    Colpisci un essere abbastanza duramente, causagli rotture di ARC sufficienti e ogni cosa diventa irreale.

    Come la conoscenza ritorna, allora l’irrealtà svanisce e lascia l’Essere con un’aumentata conoscenza su chi lui è, dove è e perché.

    Semplicemente continua a far muovere bene il Tone Arm del meter su di un preclear e orientalo verso i corretti obiettivi sulla traccia e gradualmente le ombre della notte si alzeranno.
    E la conoscenza e la memoria torneranno.

    Non sono i materiali sulla traccia a essere incredibili, quello che è incredibile è solamente il fatto di aver dimenticato.

    Recentemente, come preclear in seduta, ero disperato.
    Mi sembrava di non fare alcun progresso, non avevo davvero fatto alcun progresso visibile nelle ultime sette sedute.
    Ma il mio auditor ha continuato a indirizzarmi verso lo stesso obiettivo, ha continuato a far muovere il Tone Arm.

    L’auditor non ha cambiato i procedimenti, anche se io, come preclear ero sicuro per una volta, che non sarei mai riuscito a uscire da quel groviglio di facsimili confusi.
    Un incredibile periodo di traccia incredibile si era “disperatamente” raggruppato.

    E poi, improvvisamente, in quella settima seduta, tutto divenne chiaro. E cinque minuti più tardi avevo dato al mio auditor lo schema della primissima GPM sulla traccia del tempo.

    Dopo di che l’intera area del bank aveva iniziato a vacillare e dissolversi.

    E nei giorni che seguirono mi sentivo pulito, come se mi fossi fatto un bagno cosmico. (Fino a che, naturalmente, ho cozzato contro la successiva “impossibile” barriera.)

    Ma un tone Arm che si muove e un auditor che lo mantiene in movimento e che ascolta, farà superare queste cose alla persona.

    La strada a OT è piena di trabocchetti. Non da ultima, quell’orribile sensazione d’irrealtà.

    Quindi, quando leggete materiali sulla traccia intera e provate irrealtà, rendetevi semplicemente conto che un po’ di quell’irrealtà sta svanendo e che la conoscenza non è molto distante.

    Ciò che è, è. Ricordatevelo.
    Non è quello che qualcuno dice che è.

    L. Ron Hubbard

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  16. Marco

    Dal libro “Comprendere l’elettrometro” Pag. 52

    “In risposta al ritmo dell’universo fisico, e indubbiamente aiutato da overt commessi e da implant ricevuti e dall’essersi convinto della necessità di registrare…

    il thetan in un lontano passato cominciò a creare delle immagini in risposta all’universo fisico e alla fine creò ossessivamente (per mezzo di intenzioni involontarie restimolabili) i momenti che trascorrevano dell’universo fisico.

    Ma solo quando cominciò a considerare importanti queste immagini, esse poterono venir usate per aberrarlo.”

    “I momenti del passato vengono ricreati solo quando l’intenzione del thetan viene diretta su di essi, al che queste parti della traccia del tempo appaiono spontaneamente, senza che egli le crei volontariamente.

    Invece alcune immagini sono permanentemente in creazione. Queste parti sono in restimolazione permanente.

    Tutto questo forma la traccia del tempo.”

    “Alcune sue parti sono «permanentemente» in stato di creazione, mentre la maggior parte di essa viene creata quando l’attenzione del thetan viene rivolta loro.

    Le parti «permanentemente create» sono composte da quei momenti di oppressione ed indecisione che sommersero quasi interamente volontà e consapevolezza del thetan.
    Tali parti sono formate da implant e da gravi traumi.

    Ma anche fenomeni quali la sequenza overt-motivatore o il problema (postulato-contro-postulato), tendono a mantenere certe parti della traccia del tempo in «creazione permanente», e fanno sì che continuino ad esistere nel tempo presente sotto forma di masse, energie, spazi, tempi e significanze non risolti.”

    “Senza una registrazione del passato che si accumula, solidificando sempre di più il thetan, la capacità di intrappolare dell’universo fisico sarebbe trascurabile e I’havingness che esso offre avrebbe addirittura qualità terapeutiche.

    Probabilmente, per diventare aberrati, ci vuole qualcosa di più del semplice vivere nell’universo fisico.

    Il metodo principale per aberrare ed intrappolare, utilizza quindi quelle azioni che creano o confondono la traccia del tempo.”

    “Poiché è il thetan stesso che crea la propria traccia del tempo, anche se dietro coercizione e commette i propri overt, anche se su provocazione, si può allora affermare che il thetan aberra se stesso.

    Inoltre è colpevole di aberrare i suoi simili. Viene però “aiutato” a far questo: da enormi tradimenti e dalla necessità di combatterli.

    L’esistenza di una traccia del tempo semplicemente rende possibile che l’aberrazione abbia luogo e venga conservata.”

    “Un thetan, oltre al mest, possiede altre cose che si possono deteriorare: il suo potere di scelta, la sua capacità di mantenere separate due aree, la sua fiducia in sé ed i suoi standard etici sono indipendenti dalle cose materiali.
    Ma anch’essi possono essere registrati sulla traccia del tempo.

    L’individuo li vedrà riabilitati una volta che sarà cessata l’influenza deleteria della sua traccia del tempo su di essi.”

    “Perciò il 1° vero errore di un thetan è quello di considerare importanti le sue immagini e gli eventi registrati in esse.
    Il suo 2° errore è quello di non sopprimere coloro che lavorano per intrappolare.

    Tutte cose che si possono fare e che dovrebbero essere fatte.”

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  17. @ Paolo: no, non ho mai fatto quegli esercizi sulla telepatia.
    Sarebbe bello provarci.

    Questo è il punto su cui Bill Robertson probabilmente è più “vulnerabile”, dal momento che risulta troppo incredibile che 1- la telepatia esista; 2 – che quandanche esistesse, essa possa essere usata in modo preciso e accurato fino al punto in cui lui sostiene; 3 – che addirittura lui sia stato in comunicazione telepatica con Ron dopo la sua morte.

    Perciò risulta fin troppo facile deridere Bill, o bollarlo come pazzo, riguardo questo specifico aspetto.

    Però ci sono alcune cose che io posso dire a suo sostegno:
    1 – ciò che è “credibile”, e ciò che è “vero”, non sempre coincidono. Anzi.
    Spesso le cose più credibili, più accettabili, sono anche false. Viceversa, quello che risulta “fantascientifico”, assurdo o incredibile, spesso e volentieri può dimostrarsi come vero.
    Perciò questi due concetti, credibilità e verità, non sono assolutamente in relazione fra loro.

    Per esempio, la vera storia della Terra, e la verità su quello che accade al giorno d’oggi, come ad esempio cosa succede al momento della morte, oppure tutti gli altri fenomeni ufologici, sacrifici umani, cannibalismo, satanismo, terrorismo, controllo mentale e così, via, tutte queste belle cose, se raccontate in modo veritiero sarebbero di gran lunga più incredibili e spaventose di qualunque film di fantascienza mai girato.

    Perciò la verità può essere più incredibile di ogni finzione.

    2 – innumerevoli (se non tutti) i testimoni di rapimenti alieni affermano che i rapitori comunicavano telepaticamente con l’addotto.

    3 – penso che a chiunque di noi sia capitato, almeno una volta nella vita, di aver sperimentato qualcosa di simile, o catalogabile, sotto la voce “telepatia”.

    Dopo di che, chiunque è libero di crederci oppure no.
    =)

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  18. Pier Paolo

    Vero David. Però fammi capire, se io credo che dopo la mia morte mi recherò in un luogo/non luogo di pace, di serenità, dove “rivedrò” i miei cari scomparsi (e di queste testimonianze ce ne sono molte di più di quelle che ha raccontato Hubbard & co.), rivisiterò la mia vita, capirò gli errori compiuti, e stilerò un programma per risolvere quegli errori e nello stesso tempo per evolvere, chi può giudicare se questo mio punto di vista è falso o vero?

    Stiamo sullo stesso livello di non credibilità di quello di chi invece pensa che ci si recherà in una stazione di implant (tra le vite) dove ci smemorizzeranno, ci daranno dei falsi ricordi, etc.

    Quali fattori OGGETTIVI abbiamo attualmente per decidere senza ombra di dubbio quale sia quello vero e quale quello falso?

    Ti risulta che qualcuno sia tornato con resoconti fotografici, filmati, etc che provino la versione “positiva” e/o quella “negativa”? Ci sono è vero persone che hanno scritto libri sull’aldilà, ricchi di particolari, ma si tratta sempre e solo di racconti basati su testimonianze personali soggettive.

    Lo stesso dicasi per ciò che afferma Hubbard e che ha VENDUTO come l’unica verità possibile.

    Io penso che di quello che con una parola sola si definisca semplicemente “complottismo” ci sia da tagliare un bel po’, non dico che non esistano stranezze e circostanze poco chiare, ma da qui a far discendere tutto da un certo tipo di visione ce ne corre (è un po’ come il qualunquismo che ci fa dire “è tutta colpa della politica disonesta” quando molti nel loro piccolo fanno anche di peggio): a questo proposito questo thread in buona parte rappresenta il mio pensiero http://www.alessandrocosimetti.com/16570-differenza-cospirazione-teorie-cospirazione/

    E’ sempre molto facile addossare la colpa sugli altri: osserva alcuni lidi che ambedue frequentiamo, guarda il clima che si respira in quegli spazi, ti pare un clima idilliaco, esemplare, salutare? Però poi sono tutti bravi a sentenziare sugli “abusi”, sulle invalidazioni, sulla poca correttezza di tizio, caio e sempronio. Ma sempre al di fuori si giudica: l’autoanalisi purtroppo difetta troppo spesso.

    Io come sai non sono a digiuno riguardo alcune teorie complottistiche ma il punto che voglio SEMPRE sottolineare è che è molto pericoloso diventare fondamentalisti riguardo un’idea, un principio, pensando di essere gli UNICI depositari della verità. Soprattutto se questa verità ha delle connotazioni così complesse e variegate.

    Mettere in dubbio le proprie verità non significa solo farlo come facciata, come modus operandi politically correct per non apparire dei fanatici, significa anche informarsi realmente ed onestamente su ambedue i lati della medaglia senza preconcetti o pregiudizi utili solo a rafforzare le proprie posizioni. Ricercare solo battendo un sentiero non ha alcun senso, se non inoltrarti sempre più in quell’unico percorso e rendere più difficile l’eventuale retromarcia.

    Il vero ricercatore lascia aperte tutte le porte ed è capace di ritornare sui propri passi se trova delle incongruenze: continuare un percorso che si dimostra pieno di contraddizioni trovando come soluzione una continua giustificazione per tutto ciò che non quadra ci porta sempre più dentro all’inganno.

    Detto questo mi rendo conto che ho scritto anche troppo, disattendendo dunque la mia iniziale idea – vedi com’è facile farsi prendere la mano;-) – per cui ritorno da dove sono venuto continuando comunque ad augurarti un proficuo lavoro per il tuo blog perché al di la delle nostre divergenze d’opinioni hai sempre dimostrato educazione e rispetto, e questo, soprattutto di questi tempi e nel campo nel quale ti stai inoltrando, non è poco.

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    • “Vero David. Però fammi capire, se io credo che dopo la mia morte mi recherò in un luogo/non luogo di pace, di serenità, dove “rivedrò” i miei cari scomparsi (e di queste testimonianze ce ne sono molte di più di quelle che ha raccontato Hubbard & co.), rivisiterò la mia vita, capirò gli errori compiuti, e stilerò un programma per risolvere quegli errori e nello stesso tempo per evolvere, chi può giudicare se questo mio punto di vista è falso o vero?”

      Nessuno dovrebbe farlo.
      Forse in Scientology siamo i primi a sostenere l’idea del non valutare, e del non invalidare le altrui realtà.
      Che tradotto significa: “Abbi rispetto delle altrui credenze”.
      La psicologia, la scuola, la televisione, insomma l’intera attuale società pretende invece di insegnare e valutare al posto nostro.

      Ulteriore dimostrazione di ciò è lo scritto di Ron “Integrità personale”. Penso che tu lo conosca.
      Ma se così non fosse, più o meno dice: “Non credere a quello che ti dico perchè io sono “Il Grande Ron!”. Non avrei molta stima di te se tu lo facessi,.
      E’ vero soltanto quello che è vero per te. Decidi da te quello che io dico in Scientology se corrisponde a verità oppure no.

      Paolo, già solo questo scritto di Ron basta per porre fine a qualsiasi discussione tu voglia iniziare.
      Perchè, anche se tu ti ostini a rimarcare che queste sono le “dottrine di Ron; le idee che Ron sbandiera come verità assolute; ecc…”, si da il caso che non sia per nulla così.
      Infatti lo scritto “Integrità personale” è più o meno una delle primissime cose che si imparano in Scientology.

      Perciò nulla di quello che Ron dice deve essere preso come un dogma.
      Al contrario invece di alcune religioni.
      E forse anche delle scuole e università odierne, dove non si viene promossi se non si recita la “verità” che loro sostengono come tale.

      “Quali fattori OGGETTIVI abbiamo attualmente per decidere senza ombra di dubbio quale sia quello vero e quale quello falso?
      Ti risulta che qualcuno sia tornato con resoconti fotografici, filmati, etc che provino la versione “positiva” e/o quella “negativa”? Ci sono è vero persone che hanno scritto libri sull’aldilà, ricchi di particolari, ma si tratta sempre e solo di racconti basati su testimonianze personali soggettive.

      No. E’ vero. “Prove” in questo senso non ce ne sono.
      Ma neppure sul fatto che NON sia così.

      Però io qualche prova vorrei fornirtela ugualmente.
      Ad esempio sono stati ritrovati microchip di indubbia origine non terrestre, impiantati nel corpo di diverse persone.
      Sono state ritrovate ossa di esseri umani alti almeno 6 metri, praticamente ovunque nel mondo.
      Sono state fotografate costruzioni ed edifici praticamente ovunque su Luna, Marte e Venere.
      Sono stati ritrovati teschi dal cranio assolutamente non riconducibile alla specie homo sapiens, ma dalla forma ugualmente umanoide, ma di tipo “allungato”.
      Immagini di dischi volanti, elicotteri, veivoli, ed esseri umanoidi, o ibridi rettilo-pesciformi-insettoidi, o di giganti sono stati rinvenuti praticamente ovunque sul globo, con date di migliaia di anni fa.
      Sono stati rinvenuti artifatti di avanzata tecnologia, o addirittura metallici risalenti ad epoche in cui l’uomo sarebbe dovuto essere stato nelle caverne. Alcuni addirittura risalenti a milioni di anni fa…

      Perchè continuare?
      Il quadro dovrebbe essere già esauriente così.

      “Mettere in dubbio le proprie verità non significa solo farlo come facciata, come modus operandi politically correct per non apparire dei fanatici, significa anche informarsi realmente ed onestamente su ambedue i lati della medaglia senza preconcetti o pregiudizi utili solo a rafforzare le proprie posizioni. Ricercare solo battendo un sentiero non ha alcun senso, se non inoltrarti sempre più in quell’unico percorso e rendere più difficile l’eventuale retromarcia.

      Il vero ricercatore lascia aperte tutte le porte ed è capace di ritornare sui propri passi se trova delle incongruenze: continuare un percorso che si dimostra pieno di contraddizioni trovando come soluzione una continua giustificazione per tutto ciò che non quadra ci porta sempre più dentro all’inganno.”

      A chi lo stai dicendo?
      Spero non a me.
      Io sono l’emblema di ciò che tu stai sostenendo.
      Ho ricercato la verità praticamente ovunque e non solo in Scientology.
      Ho studiato Malanga, David Icke, Mauro Biglino, Massimo Mazzucco, Paolo Franceschetti, ed innumerevoli altri, sempre attento nel ricercare dove ciascuno di essi, anche se con parole diverse, descrivesse i medesimi fenomeni.
      Per cui su questo siamo assolutamente d’accordo, caro Paolo. Semmai chi difetta non si trova qui.

      “Questo documento formula due ipotesi relative alla memorizzazione di eventi verificatisi durante stati di incoscienza. Descrive un esperimento in cui, ad un soggetto messo in stato di incoscienza tramite somministrazione di sodio penthotal, è stato letto un passaggio selezionato da un testo di fisica. Per un periodo di almeno sei mesi gli auditor di Dianetics sono stati incapaci di recuperare il passaggio. Perciò questo esperimento non ha convalidato l’ipotesi dell’engram.”

      E da quando un solo caso viene usato per dimostrare una “verità” scientifica?
      Questo non dimostra che la “teoria” dell’engram non sia valida.
      Questo dimostra soltanto che IL soggetto in questione non è riuscito a rievocare per intero il sonico contenuto in un engram.
      Tutto qui.
      Ne’ più, ne’ meno.

      Per contro, esistono innumerevoli casi documentati di persone che sono riuscite a rievocare con precisione momenti che per la scienza moderna non si sarebbero dovuti poter “ricordare”.
      Per esempio molti pazienti che hanno descritto per intero l’operazione chirurgica subita, con tanto di dettagli sull’aspetto dei medici e sulle parole dette.
      Di questi episodi ne abbiamo ben più di un singolo caso in cui qualcuno non è riuscito a rievocare un’equazione matematica dettata durante uno stato di incoscienza.

      Inoltre il libro: “Mission Into Time” di LRH, è un intero resoconto su come Ron sia riuscito e ritrovare antichi manufatti che lui stesso aveva lasciato o sotterrato nelle sue vite passate, grazie alle indicazioni dell’ E-meter, sul tempo e sul luogo da ricercare.
      Dovresti leggerlo, anche se sono certo non esista una traduzione in italiano. Perfetto! sarà il mio prossimo compito!

      Però Paolo, se per te è così, va bene.
      Sei libero di pensare che Dianetics e Scientology non funzionano.
      Va benissimo così.

      Ognuno è libero di credere quel che vuole.
      Nessun fondamentalismo di alcun genere.
      Perlomeno qui, sul mio blog.

      Se altrove invece non è così, io non ne sono responsabile.

      Io non sono responsabile delle tue passate sedute di auditing, o di come alla tua Org locale ti possono aver trattato.
      Ognuno risponderà delle proprie azioni, a tempo dovuto.

      Quello che posso offrirti io su questo spazio è il massimo della buona fede.
      Ossia il massimo dell’intenzione di essere sincero, e di esserti d’aiuto.
      I risultati invece, mi dispiace, non sono garantiti.

      Ma la buona volontà, la volontà di fare del bene, quella è assolutamente certa.

      E ti auguro di spuntarla in un modo o nell’altro, ok?

      A presto!

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  19. Pier Paolo

    Dimenticavo David (ieri non ho avuto il tempo materiale per cercare l’articolo in questione): lo sai che sono stati fatti degli esperimenti scientifici per verificare se la teoria dell’engram avesse un reale fondamento? Eccoti la prova http://www.allarmescientology.it/txt/dian.htm

    Questa è l’introduzione al lavoro scientifico svolto nel 1959.

    “Questo documento formula due ipotesi relative alla memorizzazione di eventi verificatisi durante stati di incoscienza. Descrive un esperimento in cui, ad un soggetto messo in stato di incoscienza tramite somministrazione di sodio penthotal, è stato letto un passaggio selezionato da un testo di fisica. Per un periodo di almeno sei mesi gli auditor di Dianetics sono stati incapaci di recuperare il passaggio. Perciò questo esperimento non ha convalidato l’ipotesi dell’engram.”

    Come vedi questo esperimento smonta due falsi miti molto cari agli scientologist: 1. che ci sia stato un deliberato tentativo da parte delle lobbies di potere di sabotare i lavori di Hubbard e 2. che le sue scoperte siano scientificamente attendibili e funzionali.

    Di contro ovviamente tutto ciò smonta quello che nel tuo post precedente davi come assodato della serie, riporto pari pari le tue parole: “So che magari ciò può non far piacere, ma la mente funziona così.
    Non perchè lo dice Hubbard, ma perchè è fatta così.”

    La realtà empirica, scientifica, frutto di sperimentazione a doppio cieco, ha dimostrato che la mente non funziona come Hubbard affermava che dovesse fare (da testimonianze di persone che conoscevano personalmente Hubbard emerge inoltre che “Dianetics” fu scritto in soli 3 mesi, 3 mesi nei quali Hubbard avrebbe dovuto scoprire, testare e scrivere un’opera di oltre 700 pagine: penso tu possa renderti conto da solo che è assolutamente impossibile una cosa del genere).

    Era molto abile nel raccontarla, questo indubbiamente è stato il suo merito maggiore.

    Buona continuazione.

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  20. Luigi Cosivi

    un caro saluto e i migliori auguri.

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  21. Grazie mille Luigi.

    Benvenuto a te, e a chiunque altro voglia commentare.

    @ Paolo: ti rispondo appena possibile.

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  22. Pier Paolo

    David, quel caso esaminato era il paziente modello grazie alle sue precedenti “qualità”, non era un singolo casuale caso (scusa il gioco di parole) che per sfiga non ha funzionato. Era stato selezionato per quelle prove. E’ come se io prendessi Messi e gli dicessi di fare 10 palleggi. Io sono certo che li fa, ad occhi chiusi, non avrei nessun dubbio a riguardo, non è il vecchietto decrepito che non si regge nemmeno in piedi. E poi ci hanno provato per 6 mesi a fargli ricordare 35 parole, dico 35 parole, non un capitolo della Divina Commedia. Suvvia, un minimo di onestà intellettuale dai!

    Non ha funzionato: il paziente modello per 6 mesi ha fatto cilecca. Questo è quanto, possiamo girarci intorno fino a che vogliamo ma questa è la realtà.

    Io ti posso postare esempi di “pratiche” (con video esemplificativi) che funzionano sempre. E con sempre intendo proprio sempre in senso letterale. Una, due, cento volte. Non fanno cilecca nemmeno una volta e se vuoi te li posto per dimostrartelo. Con questo non voglio dire che l’auditing sia tutto da buttare, dico solo che alcuni concetti (la ripetizione esasperante di frasi, precedente e simile, basic, etc.) a mio avviso sono fuorvianti. Io credo nella reincarnazione, credo nel fatto che alcuni eventi passati siano realmente di ostacolo per la vita attuale delle persone, ma non credo che le tecniche di Hubbard siano funzionali così come sono impostate. Ed anzi credo che così come sono possano addirittura provocare dei danni. Non sempre ma su alcuni, più sensibili ad un certo tipo di sollecitazione, a volte sì.

    Conosci Brian Weiss? E’ uno psichiatra americano che ha trattato più di 4000 casi usando tecniche di regressione alle vite passate. Ed ha avuto dei risultati, dei risultati a volte strabilianti, ma lui tratta le emozioni, non le parole che ci fanno reagire come dei robot.

    Ma dai, non siamo dei registratori umani! Ricordare dei discorsi, certo, ma non sono quei discorsi, quelle parole che ci influenzano. Dianetics ha un approccio meccanicistico ed infatti l’engram (così come concepito da Hubbard) non risolve la cosa, la risolve probabilmente il vissuto emozionale, l’episodio in sé inteso come un grumo di dolore incistato dentro la nostra anima, lo scopo che sta a monte di quella cosa. Tutti fattori accidentali che sembrano avvalorare una tesi che invece non ha alcun reale costrutto: andarci vicino non significa ottenere il risultato, anche se di risultato si tratta, tuttavia quel risultato, ottenuto attraverso altri fattori, può rischiare di avvalorare qualcosa che valore non ha.

    E’ questo che dico.

    Conosco, ed ho fatto delle sedute, con un’ex staff auditor che lavora proprio su questo, sulle emozioni derivanti da episodi di vite passate.

    Ha elaborato una tecnica personale e caspita funziona, semplice, diretta. Ha studiato molto per arrivare a quel livello, ma usa solamente i lock per agganciare delle sensazioni sgradevoli e da lì ti manda dove devi andare senza tener conto del linguaggio usato nell’episodio. I lock sono l’unica reminescenza di Dianetics che usa, il resto è frutto di tecniche di regressione già collaudata, più una sua particolare rielaborazione, ma lavora sempre e solo sulle emozioni. Quello è il fulcro.

    Noi siamo energia.

    Non siamo parole-comando-reazione. Se lavori sull’energia, a tutti i livelli, ottieni risultati, se lavori sul linguaggio sei fuori strada. La concezione che Hubbard aveva dell’inconscio, o mente reattiva, è totalmente anacronistica. La teoria dell’ipnosi che sottintende è fumettistica. Andava bene negli anni ’50 quando era di moda provocare un certo tipo di paura nell’opinione pubblica: oggi tutto questo non ha alcun senso, così come non lo aveva già almeno 30 anni fà.

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  23. Pier Paolo

    “Ho studiato Malanga, David Icke, Mauro Biglino, Massimo Mazzucco, Paolo Franceschetti, ed innumerevoli altri, sempre attento nel ricercare dove ciascuno di essi, anche se con parole diverse, descrivesse i medesimi fenomeni.”

    Cioè hai ricercato chi e che cosa convalidasse ciò che tu a monte ritenevi già essere la verità: non si chiama ricerca, si chiama convalida, David! 😉

    Se accanto a casa mia abita una famiglia che si chiama Rossi e tu scopri che c’è una famiglia accanto a dove abito io che si chiama Bianchi, tu saresti pronto a scommettere che è la stessa famiglia?

    Io ho letto Icke e Malanga, ma nessuno dei due parla delle stesse cose di cui parla Hubbard. Icke parla di rettiliani. Hubbard parla di rettiliani?

    Se ti riferisci al discorso degli Illuminati, Rotschild, etc., se ne parlava già ben prima di Hubbard, se ne fa menzione nei famosi protocolli dei Savi di Sion, materiale che probabilmente conosceva perfino Hitler (e si spiegherebbe così il suo odio nei confronti del presunto “potere” economico in mano agli ebrei).

    Se si vuole si può collegare tutto “con parole diverse”, ma se io chiamo mela una pera, beh penso che non sia la stessa cosa. Se si va sul fantasioso si può trovare ogni tipo di aggancio, se lo si vuole, anche che la mela “con parole diverse” è in realtà una pera! 😉

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  24. freedom

    ll mio pensiero: Dianetics e Scientology funzionano su di me. Ma sono io che li faccio funzionare su di me. Non ci sono bacchette magiche.

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  25. Luc

    Ciao David, bravo per il blog ti seguo volentieri 🙂

    Pier Paolo, mi è piaciuto il tuo commento, penso anch’io che l’engram si ricollega con l’emozione… Infatti, uno mi ha tirato una martellata e dopo avrò paura del martello o di una persona con il martello. Non penso che si possa ricordare discorsi e cose così (come hai detto), ma mi è capitato di vedere che basta una parola connessa a quella particolare emozione a causare un riflesso, tipo dolore/terrore + “scappa!” allora questo ti causa una reazione di quel tipo…
    Mi ha fatto piacere che hai citato Brian Weiss, me l’ha consigliato un amico ed è davvero molto bello e le sue ricerche molto valide… Eppure se cerchi su wikipedia è ovviamente in categoria “pseudoscienziato”… Spesso le ricerche alternative nella visione degli “scienziati certificati” sono bollate come “non scientifiche”, solo perchè non sono in linea con il pensiero maggiore… Ma tant’è…
    Tornando sulla questione soggettivo/oggettivo, io ritengo che quando si parla di stati mentali o di spirito si una questione davvero molto soggettiva. Alla fine, sta alla persona ricercare e trovare ciò che è vero e valido per lui, ma a patto di essere accorti, vigili e sensibile a qualsiasi possibilità nuova con serenità e felicità. Anche perchè io posso chiedere a due persone: “ti senti mentalmente tranquillo e in pace?” e mi dicono si, solo che uno per “in pace” intende senza pensieri e mente silenziosa, l’altro la intende come un “senza stress sul lavoro”… è un esempio stupidissimo, ma per dire che ognuno ha le proprie visioni e credenze.
    Vi saluto tutti
    ARC
    Luca

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  26. Benvenuti Freedom e Luc.

    Più siamo, e più ci si diverte!

    Ora rispondo a Paolo.

    Allora Paolo, esistono 2 categorie di “dati”.
    1 – “dati” fornitici da altri
    2 – dati che si sono osservati e sperimentati di persona.

    La prima categoria di dati può essere smentita, confutata e distorta a volontà.
    La seconda no.

    Purtroppo non può nemmeno essere dimostrata con altrettanta efficacia.

    Ora, ad esempio, eri lì a testimoniare che le cose siano effettivamente andate come tu dici, riguardo quel test sulla validità dell’engram?
    No.
    Perciò è qualcosa a cui tu preferisci credere, in quanto è soltanto stata riportata e non vissuta, come qualsiasi altra notizia.

    Perciò vedi che anche tu scegli a cosa credere, come invece tu accusi me riguardo a Hubbard, Malanga, complotti vari, e così via?

    Perciò un confronto su questo terreno non è possibile.
    E’ tutta conoscenza di seconda mano. Non sperimentata di persona. E non dimostrabile facilmente, perché, dal momento che non si era lì, non è possibile stabilire con certezza se ciò si sia verificato esattamente.

    Quello che ha veramente valore invece, è quello in cui una persona crede perché lo ha sperimentato di persona.
    Ora, io come molti altri sosteniamo la validità dell’auditing, e delle leggi della natura e della fisica come osservate e descritte da LRH.

    Beh, tu sostieni il contrario.
    Ma il bello è che va benissimo così.
    Non capisco di cosa stiamo discutendo, dal momento che non sono questioni facilmente dimostrabili, ma nemmeno confutabili.

    Però lasciami dire che è un gran peccato che su di te l’auditing non abbia funzionato.
    Io di questo il motivo non lo so.
    Ho soltanto una manciata di ipotesi.
    E queste sono:
    1 – è stata amministrata ed eseguita in modo scandaloso su di te.
    2 – forse Scientology non funziona sul 100% delle persone. Ron probabilmente le chiamerebbe soppressive. Malanga non animiche, ossia persone prive di anima, ma con soltanto la componente spirituale.
    3 – forse non tutte le persone esistenti sono thetan. Magari alcuni sono soltanto delle entità artificiali che pensano di essere vive e senzienti. Ma questa è soltanto una mia strampalata ipotesi.
    4 – in realtà tu non sei più Pier Paolo, ma un marcabiano si è impossessato del tuo corpo, e lo sta usando per portare confusione.

    Comunque sia, non pensi che sia abbastanza folle sostenere che tutta Scientology non funzioni soltanto perchè non ha funzionato su di te, oppure non può funzionare in alcun modo su di te?
    Con che diritto ti ostini ad imporre la tua realtà con forza, sopra le opinioni di altre persone che invece sostengono che su di loro ha funzionato?

    Secondo me sarebbe saggio dire: “su di me SCN non ha funzionato. Sugli altri non lo so”.
    Questo sarebbe un punto di vista più razionale a mio avviso.

    Non c’è alcun motivo per cui tu debba dire che Scn non funziona.
    Ma hai tutte le ragioni per dire che su di te Scn ha fatto fiasco.

    E su questo nessuno può e deve contraddirti.

    Come tu non puoi e non dovresti contraddire qualcuno che sostiene in modo sincero e onesto che su di lui Scn ha funzionato.

    Non ti pare questo un ragionamento onesto?
    Che ne dici?

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  27. Marco

    Ottimo David, sono d’accordo con quanto hai esposto riguardo credere o non credere, sapere o non sapere che Scn funziona.

    Io al riguardo dico una cosa veloce… un dato di base: l’Essere umano è o non è un’anima immortale?
    Per la maggior parte dell’umanità lo è (ed includo anche quelli che credono di AVERE un’anima, anzichè esserlo).

    Bene stabilito questo la 2° domanda è: se l’anima è immortale… dove va dopo la morte del corpo?
    C’è chi dice in paradiso… chi dice ritorna in un corpo… forse qualcuno riesce ad andaresene da questo pianeta… ma probabilmente va in un altro sempre a prendersi un qualche tipo di “terminale di comunicazione” (cito il terminale di comunicazione, perchè io penso che questo sia il motivo principale per cui un’anima prende un corpo: per poter localizzarsi e poter comunicare. Potrei quotare qualche riferimento, ma credo che questo sia intuitivo e comprensibile per tutti).

    Dunque poi, dopo che un’anima ha ripreso un corpo (sempre per ipotesi da valuate personalmente, plausibile o meno)… potrà essa ricordarsi mai episodi della vita precedente?
    Io credo che quello che hai detto tu David (qualcuno si ricorda, qualcuno no) sia la considerazione più da tenere in evidenza.

    Insomma quello che voglio dire è che l’intuito, la logica, l’evidenza intima soggettiva ci dice che: si, l’anima esiste ed è immortale.
    Ed è da qui che secondo me molte persone devono partire, o ripartire, a ragionare sulla spiritualità.
    Poi prossimo step sarà ragionare e capire cosa fa l’anima dopo che ha perso il corpo… ecc. ecc.

    Ultima cosa che voglio dire…
    Quando tu David esamini le varie possibilità del perchè l’auditing non è andato bene ad una persona… Però lasciami dire che è un gran peccato che su di te l’auditing non abbia funzionato. Io di questo il motivo non lo so. Ho soltanto una manciata di ipotesi.
    Io aggiungerei anche: qualcuno (entità) “che partecipa alla gestione del corpo” (al tenere in vita/funzione il corpo di carne… tipo entità genetica) ha per caso preso il soppravvento e/o tenta di prendere il soppravvento… sull’auto determinazione dell’anima!?
    Riferimento: ANATOMIA DEL CORPO THETA HCL-21 [HCL=Hubbard College Lectures, conferenze del College Hubbard n.d.t.]
    HCL-21, marzo 1952 (in base alla bobina e alla lista generale di Flag. Data precisa sconosciuta. Questa è la conferenza 373 nella lista generale).
    Titolo alternativo “Entità del Corpo Theta”.

    Direi che questa ipotesi non è così peregrina…

    Ciao

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  28. Certo Marco, aggiungiamola tranquillamente alle varie ipotesi.

    Attendiamo soltanto che egli stesso aggiunga le sue di ipotesi sul perché su di lui SCN non abbia funzionato.

    Anche se penso che le abbia ribadite già più volte.

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  29. Luigi Cosivi

    Hurrca, che pazienza, complimenti.

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  30. Pier Paolo

    David. Sei forte. Veramente. 😉

    Allora, hai messo tanta carne al fuoco. Cercherò di ribattere.

    Dati di seconda mano.

    Quindi se un dato non lo verifico personalmente non posso sapere se è vero oppure no? Giusto? Dunque ognuno di noi dovrebbe verificare ogni dato per esserne certo. Ogni dato. Un po’ scomodo come metodo ma indubbiamente potrebbe essere “funzionale”: anche se magari non ero lì con Albert Einstein a vedere come ha fatto a scoprire la teoria della relatività, diciamo però che un risultato l’ha ottenuto comunque, sbaglio? Il mio non essere lì a verificare la cosa non penso che avrebbe potuto cambiarne il decorso e/o l’esito, ma se reputi che sia il solo sistema per “ESSERNE SICURI AL 100%”, beh va bene, indubbiamente quello sarebbe il massimo!

    L’auditing non ha funzionato.

    Mi pare di aver spiegato successivamente che l’auditing PUO’ funzionare (e Luc ha compreso il concetto che ho voluto evidenziare), ed in qualche modo ha funzionato pure con me, è il metodo che a mio parere non è perfettamente centrato: diciamo che un metodo più funzionale (che tralasci l’attenzione esasperante che Hubbard riserva al linguaggio ad esempio) può far sì che un certo tipo di procedimento, che per semplicità definiamo di regressione alle vite passate, se finalizzato a sondare meglio altre caratteristiche potrebbe portare a risultati decisamente migliori ed in tempi notevolmente ridotti. Questa è la mia sensazione: sensazione di chi ha provato l’auditing tradizionale e qualcosa che ci si avvicina, e se devo essere sincero l’auditing ha parecchie pecche al confronto.

    Questa è una precisazione per Luc: sì è vero la parola fa scattare l’emozione, è per questo che la mia amica lavora sui Lock, ma se guardi bene il Lock è il bottone che accende l’emozione e non viceversa.

    Ora la cosa a mio avviso più importante e che sgombrerebbe il campo da ogni possibile diatriba. Sapete qual è il problema di base?

    Il problema di base è che Scientology è una religione, però ha la PRETESA di essere trattata come una scienza. E’ per questo “problemino” che Hubbard, che proprio fesso non era, si blindò dietro il paravento religioso.

    Mi spiego: tutte queste diatribe non sono nuove, nacquero fin dagli esordi. C’era chi contestava la presunta scientificità delle conclusioni, dei lavori di Hubbard e chiaramente Hubbard aveva più di qualche difficoltà a rendere conto delle sue affermazioni. Ed allora cosa si inventò? Si trincerò dietro l’alibi religioso. Così prese due piccioni con una fava. A chi gli contestava la non scientificità delle sue teorie gli si propose il dogma religioso, ed a chi gli contestava l’evasione delle tasse gli si propose l’esenzione grazie al nuovo status giuridico raggiunto. Un genio, indubbiamente un genio.

    Questa è stata la sua soluzione “funzionale”, ed ha funzionato eccome, altrimenti probabilmente la storia di Hubbard avrebbe avuto una fine decisamente diversa.

    Ci si dimentica dunque di questo particolare FONDAMENTALE, ci si dimentica che Scientology è una religione, e se voi vi atteneste al retaggio religioso usereste termini più appropriati, termini quali credenza, dogma, dottrina: e se lo fareste nessuno vi potrebbe contestare alcunché.

    Come nessuno, da quel momento in poi, poté più contestare nulla ad Hubbard, aveva infatti raggiunto il suo scopo, le sue affermazioni avevano ora assunto il valore del dogma.

    E fine dei discorsi.

    Vi risulta che la religione cattolica presenti l’ingravidamento di Maria come un fatto scientificamente acclarato? No, non lo fa, lo presenta come un atto di fede. Anche voi siete una religione, giusto? Quindi dovreste adottare la stessa “tecnica” nei confronti delle vostre credenze: così finirebbero tutti i problemi. Perché complicarsi la vita?

    Cos’è l’engram? Un dogma. L’incidente di OT3? Un atto di fede. E via andando, così sarebbero contenti tutti e non avreste più nessun Pier Paolo a rompervi gli zebedei.

    Capite il trucco? Ma se voi vi ostinate a voler presentare le vostre credenze come dei fatti che hanno valore e rilevanza scientifici vi andate a gettare mani e piedi dentro un ginepraio da cui sarà impossibile per voi uscirne sani e salvi. Credetemi.

    Voi avete il diritto a CREDERE in ciò che volete, ma non ad imporre il vostro credo e soprattutto a spacciarlo come una verità scientifica: è proprio lì dove vi fregate ed è proprio lì dove la gente reagisce chiedendovi conto.

    E se non c’è riuscito Hubbard a dissipare la matassa, non ci riuscirete nemmeno voi.

    Capito Don David? 😉

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  31. Pier Paolo

    Ah scusa David, mi ero dimenticato di un altro punto – l’avevo detto che avevi messo troppa carne al fuoco!

    Scientology non funziona perché non ha funzionato su di me.

    David, tu le conosci le statistiche di chi è rimasto in Scientology Vs chi se ne è andato?

    Uhhh, avevo letto su un sito, vado a memoria, dei dati del tipo (e parliamo di dati dei primi anni 2000) che solo il 3% va avanti sino a Clear e meno dell’1% raggiunge i livelli OT.

    In poche parole: 100 entrano e 97 spariscono prima di arrivare a Clear e poi di quelli che rimangono 2/3 non vanno sui livelli OT. Quindi io sono uno di quei 2 che poi non è andato sui livelli OT, ed a farmi compagnia puoi immaginare quanti ce ne sono?

    Dunque è da folli sostenere che Scientology non funziona perché il 99% abbandona quel percorso prima di raggiungere dei traguardi significativi?

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  32. Luc

    Ciao Pier Paolo, il tuo commento lo condivido. Infatti è quello che dico sempre io. “ognuno deve trovare la PROPRIA Via, le proprie credenze ed essere felice”. Io infatti dico sempre di provare, fino a che si trova la propria strada e se un giorno riterrai che quella strada ti abbia dato il possibile, allora ne troverai un altra. Molto semplice, nessuna imposizione di nulla.
    Si, esatto il Lock attiva l’emozione: vedo il martello e tack, ho paura. La cosa “bella” dei Lock è che si vedono davvero al opera di continuo.

    Vi è mai capitato di parlare con un materialista convinto? è difficile parlare con loro perchè si rifugiano nelle prove oggettive e scientifiche, dunque appena li parli di reincarnazione ti danno del folle (purtroppo l’ho visto)… Questo x dire che bisogna restare equilibrati sulle cose 🙂

    ARC
    Luac

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  33. Pier Paolo

    Grazie Luc. In effetti la cosa si risolve in maniera molto semplice, è quando si ha un atteggiamento impositivo ed assolutistico che cominciano i guai.

    Nessuno ha il diritto di giudicare la tua personale credenza, proprio perché tu gli dai un valore soggettivo, ma se cominci a generalizzarne il valore dandogli un valore assoluto cominci ad intaccare il mio libero arbitrio e di conseguenza si scatenano quei meccanismi che ben conosciamo e che non portano mai da nessuna parte. Anzi scatenano solo inutili “guerre”.

    A voi Scientology ha dato dei risultati? Siete soddisfatti di ciò che avete raggiunto? Ben per voi, ma non giudicate od invalidate gli altri se invece non ne hanno tratto giovamento. E soprattutto riferitevi ai vostri risultati dandone un valore soggettivo e non oggettivo: perché altrimenti partireste con un handicap incolmabile e non ne verreste più fuori.

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  34. Luc

    Che dire? 100% d’accordo! Non mi sono mai permesso di giudicare te o chiunque altro per ciò che fa, anzi sono felicissimo di sentire amici che hanno risultati con Reiki, lo Zen ecc… Insomma, è davvero bello sentire queste cose. Cosi come loro sono contenti se gli racconto un successo che ho avuto io ecc…
    E ancora hai ragione quando parli di cose soggettive, perchè se tu mi dici che non pensi più e sei come un lago limpido (per citare Buddha), io non posso saperlo, ma dal fatto che me lo dici credo sia vero. Va beh, comunque il senso è che l’armonia deve regnare, non è bello stare qui a fare le guerre…

    Cmq, ti rispondo qui x ciò che mi hai detto “di la”. Questi autori da te citati li conosco quasi tutti, cerco sempre molto anch’io, molto bello e particolare Conversazioni con Dio di Neale. In questo momento sto leggendo La Matrix Divina di Gregg Braden, molto interessante anche se è più di stampo fisico che spirituale, ma leggo spesso anche scritti di fisica quantistica… L’unico problema è che spesso sono davvero complicati… Recentemente ho letto anche I miei viaggi fuori dal corpo di Robert Monroe e prima ancora Le mie avventure fuori dal corpo di William Buhlman, sempre interessanti (ma è vero che trovo interesse in tutto ahah)
    Va beh, comunque grazie per la risposta e complimenti davvero per la ricerca, molto bello.
    Ciao
    ARC
    Luca

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  35. Bene ragazzi,
    sono molto contento di voi!

    E’ proprio quello che speravo succedesse su questo blog: persone con punti di vista differenti, ma che con le dovute maniere e senza offendere riescono a spiegare la loro realtà, e quello in cui credono.
    Molto bene!

    Pier Paolo, ti sei spiegato molto bene, e ti sei comportato da vero signore.
    Mi aspettavo un commento infuocato in risposta al mio, ma invece con molto rispetto e tranquillità mi hai esposto il tuo punto di vista.

    Ok.
    Che dite, passiamo al prossimo articolo?

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  36. Pier Paolo

    Grazie a tutti voi.

    Luca, sei un ragazzo in gamba, me l’ha confidato anche Luciano, con cui ogni tanto mi sento, continua così!

    David, sei un ottimo padrone di casa, è un piacere per me se ci si confronta con rispetto e comprensione. Hai la mia stima.

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  37. Pier Paolo

    @ Luca

    Ho conosciuto in passato un responsabile di Wikipedia. Presumo, visto che conosco molto bene la persona che me l’ha presentato, persona che si vanta di essere una simpatizzante, od addirittura una aderente, del CICAP (altra setta di esaltati), che Wikipedia sia orientata ideologicamente in un certo modo, non certo favorevole verso le cosiddette figure non istituzionali.

    Vero che su Wikipedia ci possono scrivere tutti, ma alla fine della fiera chi ci scrive più spesso (e probabilmente ha la possibilità concreta di farlo, ma questo è un mio pensiero) per caricare le informazioni lo fa screditando sistematicamente in modo fazioso un certo tipo di contenuti diciamo, giusto per intenderci, alternativi.

    Se tu cerchi qualsiasi tipo di cura, terapia alternativa, la vedrai sempre descritta con termini che virano sul negativo, al limite del discriminatorio, per cui non mi dici nulla di nuovo affermando che Brian Weiss viene descritto in quel modo, lo stesso infatti lo si può dire di Edward Bach, Masaru Emoto, o molti altri ricercatori che possono vantare al loro attivo lo stesso tipo di curriculum.

    Purtroppo c’è ancora molta ideologia dietro la cosiddetta libera informazione e certe consuetudini, purtroppo, sono dure a morire.

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  38. Luc

    Beh ragazzi che dire? Questo è decisamente un bel clima! Credo che l’amore è l’essenza dello spirito 🙂

    Grazie Pier Paolo, troppo buono e contraccambio i complimenti.
    Non so se lo sapete, ma ho 21 anni… Non so se ci siano altri miei coetanei in questi blog…

    Cmq si David, metti pure… Io commenterò se reputerò di avere qualche bel contributo da darvi.
    ARC a tutti
    Luca

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  39. Luc

    Capisco Pier Paolo… è proprio così, addirittura ho sentito di uno (perdonami ma non ricordo chi sia) che modifica la Wiki, ma che dopo 10 minuti i suoi interventi erano cancellati, perchè non conformi… Mah…

    Si è vero anche a me il CICAP pare esaltato, ma ho trovato davvero tanta gente che dice “ave CICAP” ovviamente sono tutti materialisti “cervellotici”, con cui è davvero difficile comunicare…

    ARC
    Luca

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  40. Pier Paolo

    Ecco vedi Luca, anche tu hai avuto un esempio in questo senso su Wikipedia. Non voglio generalizzare però forse ci vorrebbe un maggior controllo anche su questi aspetti perché molti tendono ad informarsi proprio su quel network.

    Sì lo so che hai 21 anni (me lo ha detto Luciano), è per questo che ti ho scritto “continua così”, io alla tua età non ero nemmeno lontanamente così maturo: complimenti.

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  41. Luc

    Grazie mille davvero, troppi complimenti, ma li accetto volentieri.

    Pensa che all’inizio seguivo molto la Wiki come “luogo informativo”, ma ora l’ho rivalutata del tutto e la guardo solo per informazioni generiche che poi cerco di approfondire in altra sede.

    ARC
    Luca

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  42. vito

    @Luciano.

    Una persona prima di dire che una cosa funziona o non funziona per lo meno deve studiare il soggetto, capire il soggetto applicare il soggetto e dopo che sa applicare il soggetto ad occhi chiusi allora ha una opinione del soggetto ed e un esperto. Perché e’ un esperto? Perché risponde a tutte le domande del soggetto in questione con specifici e del come e perché si applica in quel modo. Nella tua risposta su Ron e la Technology della telepatia e una tua opinione si ma non ci sono specifici su cosa non funziona nella telepatia. Niente di personale. la Tech di Studio e li per essere applicata per capire se qualcosa funziona o no. La Tech di Studio in questione sono I nastri dello St-Hat. Sono convinto che l’ applicazione della Tech di studio nella vita di tutti i giorni porta al successo.

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  43. Fanny

    “Una persona prima di dire che una cosa funziona o non funziona per lo meno deve studiare il soggetto, capire il soggetto applicare il soggetto e dopo che sa applicare il soggetto ad occhi chiusi allora ha una opinione del soggetto ed e un esperto.”
    – Hai perfettamente ragione Vito, ma questo deve essere praticato a 360 ° su tutti gli argomenti che una persona dice di NON condividere…prima di NON condividere ..deve conoscere ed aver applicato ….(
    così mi ha insegnato mio padre !!! ) ma ho notato anche che le persone anche se NON conosco e NON hanno verificato … sparano delle gran cazzate a riguardo di argomenti che dicono di non conoscere ma solo perchè ..pinco pallino ha detto che … allora prendono per vero cosa dice pinco pallino !!
    Secondo me è importante per far capire a coloro che si stanno avvicinando “cosa” è successo nella vita della persona per dire che “funzionaza”

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  44. Vito una cortesia lascia stare . Di panzane è piena l’aria . Sono fuori dai giochi da un po di tempo . Forse prima avrei detto ” è vero —non è vero “!
    Vedi tu quello che più ti si confa. Idem per Fanny.
    Koan Tutti i maghi rispondono al telefono.Tutti i telefoni contengono i maghi Ciaoooooo

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  45. vito

    Luciano Visconti
    7 maggio 2015 alle 21:29
    Vito una cortesia lascia stare . Di panzane è piena l’aria . Sono fuori dai giochi da un po di tempo . Forse prima avrei detto ” è vero —non è vero “!
    Vedi tu quello che più ti si confa. Idem per Fanny.
    Koan Tutti i maghi rispondono al telefono.Tutti i telefoni contengono i maghi Ciaoooooo

    Fammi capire! Se ho capito bene quello che dici e che una persona che comprende le cose, le applica, e fa andare bene le cose perché le applica correttamente sono panzane? Prova ad applicare quello che dici sul cibo e dimmi che sapore ha.

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    • Luigi Cosivi

      Vito, non c’è assolutamente nulla da capire, è un campione del copia e incolla, dello sberleffo e del dubbio, è come un tempio greco dove il vento trascina qualche foglia sul pavimento, mente aperta.
      Il suo passatempo preferito è dire quanto di sbagliato ci sia in Scientology, che non mette nemmeno alla pari dello Zen o del Buddismo e, se ti permetti di riprenderlo, si incazza o fa la vittima.
      Promette di non scrivere più, nobilmente triste o tristemente nobile, ma continua con i suoi interventi fuori luogo, di contro dice di essere felicissimo ma il suo pessimistico criticismo lo tradisce, lascialo scrivere ciò che vuole, cerca solo di ignorarlo.

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  46. custer

    Ciao. Buon lavoro. Approfitto dell’affermazione sull’ipnosi per portare l’attenzione sul progetto mk-ultra e le schiave monarch
    Questo è il comando “Si sei monarch giù” https://youtu.be/glrqbawGHpI
    E questo è il sito di riferimento del magistrato Paolo Ferraro.
    http://cdd4.blogspot.it/…/1-la-grande-discovery#.VYHt4t_itqM

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  47. Ciao Custer, benvenuto.
    Sì, ho già visto alcune cose su Paolo Ferraro, è ingamba.
    Una sola domanda: quanti link hai messo nel tuo commento?
    È possibile aprirne solo 2.
    Il resto non è stato separato bene, e non si può aprire. Oppure fa parte del secondo link, non lo so.
    Se intendevi mettere più di 2 link, allora puoi correggere il commento, oppure reinserire i rimanenti link in un nuovo commento, in modo che si possa cliccarci.
    Grazie.

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